Il limbo delle fantasticazioni

Ma il colpo gobbo, la vera via del colpo gobbo, se fossimo ancora in un’epoca di religione e di fede, sarebbe riuscire tutt’ad un tratto a fare un miracolo, anche minore, l’acqua che diventa vino, che è un miracolo apprezzato, o il vino che diventa acqua, che è un miracolo apprezzato di meno, specie se lo si fa in osteria: l’oste versa il vino, ed ecco che il vino è acqua; la gente mugugna, era meglio il vino, però uno ha messo già una caparra sulla via della santità. Per la miseria! Hai visto quello lì… già quasi santo!, anche se gli osti magari non lo vogliono attorno, e neanche i bevitori, che dell’acqua loro sono poco amici.
Però magari nelle leghe contro l’alcolismo di quel miracolo se ne parla già bene; e allora, secondo passo, uno può fare un miracolo più clamoroso, che so? Snellire improvvisamente il traffico: c’è una coda, sono tutti fermi, da quattro ore, lui s’alza in piedi, su una pedanina sopraelevata, in modo che lo vedano, fa dei segni ispirati con le mani, che significano ad esempio: circolare!; la gente accende il motore e via, tutti corrono via, la coda si scioglie, centotrenta di velocità media, e lui resta lì sulla pedanina, un po’ svuotato, un po’ smorto, le auto ringraziano, è un giubilo, clacson, braccia levate: miracolo! Grazie… però ci scusi, adesso abbiamo fretta… Ma la fama incomincia a diffondersi: c’è uno che fa miracoli modernissimi, è uno che non ha neanche studiato, però se c’è una coda in autostrada lui arriva, a piedi, senza divisa, senza le luci dell’emergenza, e via, di colpo con qualche segno si snellisce il traffico; e se qualcuno al volante sta bevendo del vino, via! è acqua, trasforma anche il vino in acqua, nel raggio di due chilometri; e poi moltiplica i pani, se ad esempio facendo la coda, per ore, c’erano degli affamati, delle famiglie affamate, con dei neonati, o degli anziani, e non avevano viveri.
Questa serebbe la via della santità, che non è più di moda. È di moda l’arte oggi.

E. Cavazzoni

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