Internet è la soddisfazione di un desiderio

Sigmund Freud riferendosi al sogno parla spesso del prodotto onirico come soddisfazione di un desiderio. L’individuo in sostanza attraverso il sogno ha la possibilità di appagare un desiderio che non ha modo di realizzare nella realtà. Ma quanto vale ancora questa affermazione freudiana al tempo di internet?
Il web ci presenta un’enormità di contenuti, di curiosità, di informazioni che incidono sulla nostra psiche, rappresentando l’opportunità di entrare in un mondo virtuale che si caratterizza per il fatto di essere appagante. Del resto internet ci consente di effettuare viaggi virtuali e di interagire con persone lontane da noi e in parte tutto ciò finisce con il ridimensionare la parte più profonda di noi stessi.

Internet per sua natura è come un sogno: ci permette di immergerci in un mondo lontano dalla realtà, senza coordinate spazio – temporali, in cui possiamo esplorare aree interiori nascoste. Il web ha insomma una funzione compensatoria rispetto ai contenuti della realtà.

La rete è portatrice di una dimensione onirica che permette agli utenti di allontanarsi dal reale. Come il sogno internet permette di mettere in atto particolari dimensioni della nostra psiche che hanno a che fare con l’attività inconscia. In qualche modo internet permette di soddisfare i nostri desideri, appropriandosi di una funzione che sarebbe propria del sogno.

Abbiamo finito con il sostituire inconsciamente il sogno con il web o meglio siamo riusciti a trasformare la rete in un sogno ad occhi aperti che agisce sulle istanze psichiche più recondite della nostra mente.

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