L’urlo e il furore

“...e lui tu non sopporti il pensiero che un giorno non farà più male questo ti piace ecco il punto si direbbe che tu la veda solo come una di quelle esperienze che per così dire t’imbiancano i capelli nello spazio di una notte senza affatto mutare il tuo aspetto non lo farai in queste condizioni sarà un gioco d’azzardo e lo strano è che l’uomo il quale è concepito per caso e ogni respiro del quale è un altro tiro di dadi già truccati per imbrogliarlo si rifiuta di affrontare quell’ultima forza che sa in anticipo di dover sicuramente affrontare senza ricorrere a espedienti che vanno dalla violenza a ridicoli sofismi che non ingannerebbero un bambino finché un giorno disgustatissimo rischia tutto su una mano di carte al buio nessun uomo fa mai una cosa simile al primo impulso della disperazione o del rimorso o del dolore lo fa solo quando si è reso conto che anche al disperazione o il rimorso o il dolore non ha molta importanza per il tenebroso giocatore di dadi e io passeggero? e lui si stenta a credere che un amore o una pena sia un titolo acquistato senza scopo e che volenti o nolenti matura e viene ritirato senza preavviso per essere sostituito dall’emissione quale che sia degli dèi in quel momento che stanno per caso lanciando sul mercato no tu non o farai finché non sarai arrivato a credere che forse neanche lei meritava la tua disperazione”

William Faulkner

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