Fra l’altro

Io, fra l’altro, sono piuttosto riservato di carattere, per cui non mi verrebbe nemmeno difficile stare un po’ di più sulle mie. Se dipendesse soltanto da me, se i paletti del pensiero comune non mi finissero sempre fra i piedi, mi asterrei volentieri dal fare un sacco di cose, tipo parlare del più e del meno con gli altri. Non è che abbia la puzza sotto al naso. È proprio che parlare del più e del meno, se uno ci pensa, è impegnativo. Devi predisporti a semplificare tantissimo, minimizzare su cose che ti sembrano importanti, guardare ogni tanto l’interlocutore negli occhi (ci sono quelli che proprio non ce la fanno, e stanno con la faccia spostata di tre quarti per tutto il tempo). È lo stesso tipo di imbarazzo, solo più attenuato, che provi quando prendi l’ascensore con un condomino, e ti senti in dovere di dire qualcosa anche se non hai nessunissima voglia di parlare e tanto meno con quel condomino lì (che fra l’altro, ora che ci pensi, è pure uno che non saluta mai), per cui finisci sempre su quei discorsi cretini tipo che sarebbe ora che si decidesse a fare veramente freddo e non questo tempo né carne né pesce per cui ti metti leggero e ti raffreddi, aggiungi una maglietta e sudi.

Diego De Silva

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