Può darsi

Le parlamentarie, oltre a dimostrare che il così detto popolo del web non esiste, ma è fatto dei tanti popoli televisivi che, in questa nazione televisiva, si riversano in rete, devono rappresentare una sconfitta per tutti noi. Così come il PD non ha capito di avere perso, con la guerra frontale a Renzi, una grossa possibilità di riacquistare credito. Così come la così detta “destra”, con i suoi ansiogeni colpi di coda, rappresenta l’impossibilità di politica vera in questo paese.

A guardare le cose alla lontana, tutta questa fuffa preelettorale che dura da qualche anno, indica una sconfitta per tutti noi: andranno a votare in pochi e solo quelli che in qualche modo sono coinvolti dagli apparati; i leader si consoleranno con le percentuali, tentando di rimuovere il fatto che, se da un lato sono riusciti, grazie ai megafoni televisivi e giornalistici a demonizzare quella che hanno battezzato frettolosamente come “antipolitica”, dall’altro non hanno fatto nulla per ricucire lo strappo col mondo reale, non rendendosi conto che l’antipolitica è proprio questa politica qua.

Può darsi che in una società come la nostra, sempre più virtuale, sia facile dare a bere alla gente che quello che dicono i tg sia la realtà, ma dobbiamo leggere questo ritorno alla politica di Vespa e della televisione come una sconfitta per tutti noi.

Grillo ha tentato in modo talebano di ignorare questa realtà, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma la sua sconfitta è una sconfitta di tutti, è la vittoria della politica televisiva.

L’unico motivo per cui gli scandali provocati all’interno dell’Italia dei Valori (a differenza di ciò che è successo con gli scandali degli altri partiti) stanno facendo dimenticare l’impegno di molta gente per bene all’interno di questo partito, dipende solo dal fatto che l’IDV non ha il potere di persuasione mediatica che hanno gli altri, non che i furti degli altri siano più veniali.

Il giorno che capiremo che le sconfitte degli altri sono anche le nostre sconfitte, che governare un paese significa occuparsi di tutti, anche degli avversari, che la politica ha ancora una possibilità di censura nei confronti della finanza solo se ne diviene autonoma invece che mettersi al suo servizio, saremo una democrazia vera.

Per l’intanto, mentre i banchieri stanno decidendo le politiche mondiali, noi continuiamo a sbranarci per le carcasse che ci buttano nell’arena, convinti che se ammazziamo gli altri, resterà un po’ di carne putrida per noi.

Natalino Balasso

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