Il pendolo di Foucault

Era successo che probabilmente i partigiani di Terzi avevano raccolto le mormorazioni di Adelino Canepa e avevano identificato zio Carlo come uno dei rappresentanti locali del regime, arrestandolo per dare una lezione a tutto il paese. Zio Carlo era stato condotto con un camion fuori città e si era trovato di fronte a Terzi, corrusco nelle sue decorazioni di guerra, il mitra nella mano destra, la sinistra appoggiata alla stampella. E zio Carlo, ma proprio non credo che fosse astuzia, era stato istinto, abitudine, rituale cavalleresco, era scattato sull’attenti, e si era presentato, maggiore degli alpini Carlo Covasso, mutilato e grande invalido di guerra, medaglia d’argento. E Terzi era scattato anche lui sull’attenti e si era presentato, maresciallo Rebaudengo, dei Reali Carabinieri, comandante della brigata badogliana Bestino Ricasoli, medaglia di bronzo. Dove, aveva chiesto zio Carlo? E Terzi, messo in soggezione: Pordoi, signor maggiore, quota 327. Perdio aveva detto zio Carlo, io ero alla quota 328, terzo reggimento, Sasso di Stria! La battaglia del solstizio? La battaglia del solstizio. E il cannoneggiamento sulle Cinque Dita? Dioboia se me lo ricordo. E quell’assalto alla baionetta alla vigilia di San Crispino? Diocane! Insomma, cose del genere. Poi, l’uno senza un braccio, l’altro senza una gamba, come un sol uomo avevano fatto un passo avanti e si erano abbracciati. Terzi gli aveva detto veda cavaliere, veda signor maggiore, ci risulta che lei raccoglie tributi per il governo fascista asservito all’invasore. Veda comandante, gli aveva detto zio Carlo, ho famiglia e ricevo lo stipendio dal governo centrale, che è quello che è ma non l’ho scelto io, che cosa farebbe lei al mio posto? Caro maggiore, gli aveva risposto Terzi, al suo posto farei come lei, ma veda almeno di rallentare le pratiche, se la prenda comoda. Vedrò, gli aveva detto zio Carlo, non ho nulla contro di voi, anche voi siete figli d’Italia e valorosi combattenti. Credo si siano intesi perché tutti e due dicevano Patria con la P maiuscola. Terzi aveva comandato che al maggiore fosse data una bicicletta e zio Carlo era tornato. Adelino Canepa non si fece più vedere per alcuni mesi. Ecco, non so mica se la cavalleria spirituale sia questa cosa qui, ma certo sono legami che sopravvivono al di sopra delle parti.

Umberto Eco

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