Attesa

Aspetterò ancora. Seduta sulle scale della chiesa
con in mano la pietra azzurra e tonda
dov'è racchiuso il cielo quando piove.
Alzando lo sguardo, prima indistinta,
come in sospensione, infine quasi chiara,
vedrò una forma avanzare, salutare,
sciogliere con un gesto il corpo legno
screpolato, indurito dal troppo aspettare.
Nell'angolo la chiocciola prosegue,
con la solennità che le compete,
il giro del giardino del tutto involontario.

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