L’unica verità

Un giorno ti svegli e sembri provenire da un altro pianeta.

Quel giorno ti alzi dal letto, con quella sensazione di angoscia che ti ha torturata da che hai aperto gli occhi e sembra che il mondo abbia corso a doppia velocità, mentre tu eri via. E’ tutto fuori posto. Il tuo cuore è lontano dal petto, non ti senti più parte di ciò che ti circonda, hai lo sguardo basso, perso in fughe immaginarie. Così i tuoi genitori, il tuo ragazzo, il resto del mondo, non li riconosci più. Parli una lingua che non capiscono più e senti solo l’assenza di quella parte di amore che oramai, forse, non ti appartiene. Quella non è casa tua, non è il tuo mondo, quella allo specchio non sei tu. Non ti ritrovi nei tuoi occhi, la tua pelle non ha più odore, la tua esistenza non ha colore. Realizzi di essere sbagliata, di non avere la giusta leggerezza per essere “conforme”; è colpa tua se gli altri, ti considerano un “problema”. Poi capisci che non sei tu. Non hai scelto di essere un peso, di non essere compresa. L’unica verità cui giungi è solo che, dove sei, la tua felicità ha un prezzo troppo alto.

Commenti

  1. mi riconosco.
    mi è stato detto che io credo ancora nella felicità perciò sto male.
    ma tendo a dare la colpa agli altri più che a me.
    forse..fa soffrire di meno..
    accorgersi solo dei rimpianti e rimorsi che ti possono soffocare..più del male stesso.
    e non resta altro che rabbia frutto di impotenza.

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