Quand’è?

Quando finiscono le passioni, e le ossa si fanno più spigolose, e la barba più ispida?
Quando si cede al proprio solitario rancore, e si lascia e si abbandona?
Come se il grigio fosse la maturazione, la maturazione della povertà!
Allora, quand’è, vecchio… quand’è che iniziano a pesare i passi?
Perchè i piedi possono essere ferro o piuma… ma quand’è che da rondini si diventa mosconi?
Quando definitivamente granamignosi di cuore, di soldi e di tempo?
Quando quattro passi per strada diventano più di quanto uno possa sopportare?
Perchè voglio trovarmi lontano allora. Guidare nella notte e trovarmi ancora sulla strada dove il nostro andare, così come divide, unisce.

Vinicio Capossela

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