Buonanotte del 31 luglio 2013

Ogni perfezione umana è affine a un difetto, nel quale minaccia di trasformarsi; ma, viceversa, anche ogni difetto è imparentato ad una perfezione. Dunque l'errore in cui incorriamo in merito a qualcuno si fonda spesso sul fatto che all'inizio della conoscenza scambiamo i suoi difetti per le perfezioni ad essi affini, o viceversa: il prudente ci sembra vigliacco, il parco avaro, il dissipatore generoso, il villano schietto e sincero, lo sfacciato fornito di nobile fiducia in se stesso, e così via.

Schopenhauer

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