La mia Europa
Quando finalmente sentii l'acqua penetrarmi nelle scarpe, aspirai a pieni polmoni il profumo dei salici, dei giunchi e del muschio umido, il profumo del paese natale. Tra queste paludi mi sentivo a mio agio, la loro melanconica bellezza non mi aveva mai lasciato insensibile. Lo specchio d'acqua tra i cespugli luccicava come olio, qua e là vi galleggiavano immobili piccole barchette di foglie secche. Rompevamo questo specchio affondando prima fino alle ginocchia, poi fino a metà coscia.
Czestaw Milosz
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