I piaceri

I piaceri sono e restano negativi: credere che rendano felici è un'illusione che l'invidia nutre a sua propria punizione. I dolori invece vengono sentiti positivamente: perciò la loro assenza è il metro della felicità. Se a una condizione priva di sofferenze si aggiunge anche l'assenza di noia, la felicità terrena essenzialmente è raggiunta: il resto sono chimere.

Schopenhauer

Commenti

  1. Anche altri la pensano così:
    "Nell' infinito oceano del piacere ho auscultato invano in cerca di un luogo a cui ancorarmi. Ho provato la forza quasi irresistibile con cui il piacere ne pretende un altro, il genere di entusiasmo adulterato che è capace di produrre, la noia, il tormento che ne segue"
    Dal Diario di Soren Kierkegaard: che non era certo un tipo ottimista! :-).
    Visioni sicuramente profonde e in parte veritiere, ma credo aia opportuno anche accogliere, a questo proposito, l' ottica induista che vede le cose in questo modo: "Se il piacere è ciò che vuoi, non sopprimere il desiderio, ma perseguilo con intellgenza" (Da "Le religioni del mondo" di Huston Smith - Fazi Editore.

    Un saluto carissimo all' autore di un blog sempre prezioso.

    Acquachiara


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