Antipartiti

Comunque, credo di poter dire che l’Italia dell’ultimo ventennio ha abusato di quest’espressione sofisticata - “società civile” - facendone “una forma rituale” intesa a “curare tutti i mali del nostro vivere sociale”, faziosamente inglobando (noi siamo la società civile cioè l’insieme delle persone perbene) e faziosamente escludendo (noi siamo la società civile e voi invece no). E’ il meccanismo di sempre di nazionalismi e populismi che mai si risolvono ad ammettere di essere parte tra le altre, perché si pensano come totalità; e non vedono la ragione per cui le altre parti, i partiti, debbano esistere. […] Di fatto, nel ventennio la coppia concettuale società civile-antipartito si è ridotta a una retorica demagogicamente condivisa da chi occupa il Palazzo del potere e da chi tumultua al di fuori dei cancelli. Non ha realmente contrastato le logiche fazionarie, personalistiche, oligarchiche dei neo-partiti, e ha ostacolato credibili strategie di riduzione del danno, di ricostruzione del meccanismo democratico.

Salvatore Lupo, Antipartiti, Donzelli 2013.

Commenti

  1. Gli ultimi venti anni di politica italiana...popolazione divisa tra berlusconiani e anti berlusconiani con il risultato di...dimenticare i reali problemi del paese.

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