Cinema Albero

Uomini che come me sprecano la loro vita cercando di viverla, uomini che hanno un’altissima opinione di sé. Uomini che come me fuggono, che pensano molto e sognano poco, che affermano arroganti che l’uomo moderno è prodotto del fuoco e non della fantasia; omuncoli che come me ostentano il proprio fallimento, con l’anima zoppa come me, con tracce di acne sulla faccia e sul culo come me, con uccelli medi e boriosi come il mio. Uomini che si affacciano ma non saltano mai, che viaggiano per il mondo ma non arrivano mai, come me pieni fino agli occhi di vanità ed egoismo, depressi, insignificanti, insopportabili. E mi dico mille volte la stessa cosa e non ci riesco, c’è sempre qualcosa a cui aggrapparsi per farla franca, per fuggire dal luogo del delitto sapendo che il delitto sono io e non posso fare ritorno a nessuna delle mie illusioni, e che non esistono nuove illusioni, e che gli uomini in lontananza per quanto tenti di crederlo non sono come me. Perché sono solo con la mia rinuncia davanti a una finestra […]. Forse le cose non miglioreranno ma almeno nutro la speranza che peggiorino.

  Efraim Medina Reyes

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