Rompiballe

Forse potrei sopportare chiunque, anche un assassino, ma un rompicoglioni no. E’ contronatura: l’assassino ha dei cromosomi impazziti, il cattivo ce l’ha con se stesso e la sua mamma, ma il rompiballe non ha giustificazioni ed è più micidiale di Jack lo Squartatore. E’ imprevedibile, non sai dove e quando colpirà. Non è una malattia con i suoi alti e bassi, che ti concede pur sempre una tregua. No, lui è implacabilmente pronto, sempre: al telefono, dietro alla porta, a tavola, mentre vai a fare la doccia e quando sei ancora insonnolita e non sai bene dove stai e perché. E’ lì che lui si intrufola, tra le tue incertezze, e ti si mette vicino come una guardia del corpo. Senza far mai errori. Già, perché sono sempre perfetti, i rompiballe. Sono sempre dei perfetti rompiballe.

M. Vitti, Il letto è una rosa, Milano 1995, pp. 91-92.

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