Rose e cenere

Continuò e continuò ancora in quella lettura, finché fu giunto all’ultima riga dell’ultima lettera. Se Amos fosse entrato nella sua stanza mentre stava leggendo quelle lettere, sapeva, sentiva più o meno che si sarebbe finalmente arreso al ragazzo e sarebbe rimasto con lui, sarebbe impazzito, impazzito di felicità. Ma Amos non varcò quella porta e entro breve Daniel se ne sarebbe andato via per sempre. Ciò nonostante, rimase in quella posizione, lì a terra, ancora per un po’, immobile, con tutt’intorno le lettere sparse. Immaginò, vide, la Cugina Ida alzarsi alle cinque per fare le sue abluzioni, muoversi pesantemente tra i convolvoli e i girasoli, ascoltare il canto del tordo, cacciar via tutte le ghiandaie che le hanno sporcate le lenzuola appena lavate e, ogni sera, in tempo per l’ultimo treno per Chicago, scrivere una letterina a Amos…

James Purdy

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