La traversata

Sia che l’acqua fosse tiepida sia che fosse fredda, solo a immergervi i piedi provava piacere e sentiva sciogliersi i nodi che aveva nella testa e nel cuore. Come il sonno, che sospinge lontano le cose del giorno, ne conserva solo qualche frammento e lo porta con sé nel mondo soffice e oscuro della notte, così faceva l’acqua del mare di Sicilia con le inquietudini di Eileen. Gorgogliando salivano a galla e si disperdevano nell’aria assieme alla schiuma del battito dei piedi e delle braccia. Una liquida pace senza pensieri la avvolgeva e la seguiva nella sua nuotata.

B. Biancheri, La traversata, Milano 2012, pp. 16-17

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