Proteste e beneficenza

È indubbio che le proteste sono come le richieste di beneficenza: arrivano sotto le feste. Mentre i giornali fanno un po’ di confusione e infilano sotto l’egida dei forconi qualunque assembramento utilizzi vin brulè, stanno sfilando sindacati di polizia, gruppi Rom (a Milano), sindacati e studenti contro Cota (a Torino), e molte altre proteste volte a supplicare qualche briciola ai potenti.
Nel frattempo i potenti utilizzano lubrificanti di fortuna (non ultima la finta proposta di abolizione del finanziamento ai partiti) per spingerla nel culo ai poveracci con più agio.
Nelle stanze del potere si è detto che le frodi alle assicurazioni sono troppe e quindi è d’uopo, come diceva Monti, introdurre la scatola nera obbligatoria. Cos’è? Un cazzo di marchingegno che ovviamente dovrai pagare tu, dopo essere tornato a casa dalle proteste, come è successo per le fottute marmitte catalitiche, come è successo per i dannati registratori di cassa, come succede per qualunque marchingegno serva al bene comune, che significa mettere in comune i soldi di tutti per arricchire i soliti quattro o cinque magnaschei, che se ne fottono dei blocchi stradali perché usano l’elicottero e faranno ulteriori palate di denaro di tutti grazie al fatto che dove c’è bisogno di produrre qualunque cazzata sia resa obbligatoria per legge, loro possono arrivare a produrre e vendere. I sindacati saranno contenti perché gli schiavi saranno utilizzati un po’ di più per fare ste macchinette, il pil aumenterà, le frodi diminuiranno e non ne beneficeranno certo quelli che di frodi non ne hanno mai messe in atto. Tutto questo si tradurrà in una diminuzione delle tariffe delle assicurazioni? Letta dice che è quel che dovrebbe avvenire, il che si può tranquillamente tradurre con l’espressione “col cazzo!”.
Arriverà un leader che vi dirà che così non si può andare avanti,che è ora di smetterla, che i politici sono merda che sfrutta il popolo e voi ci crederete e direte “Ma è quel che penso anch’io”. Ma non capirete che è un po’ come quando entri da un ciarlatano che dice di essere un mago che ti chiede:
- perché sei qua?
- ho un problema col fidanzato.
Poi ti fa le carte e ti dice:
- le carte dicono che tu in questo momento stai vivendo un problema d’amore.
È la stessa cosa, perché quel leader, quando arriverà al potere farà la stessa cosa che fanno gli sfruttatori d’occasioni pubbliche di oggi, perché il potere non sono le persone, è un meccanismo e mandare a casa le persone, non elimina il meccanismo. C’è sempre un Berlusconi dopo un Craxi, c’è sempre qualcuno pronto a mettervela nel culo convincendovi che vi piacerà.
Perché, se ci pensi bene, il problema sei proprio tu: non ci sarebbe bisogno di scatole nere se tu non truffassi le assicurazioni, non ci sarebbe bisogno di registratori di cassa se tu dichiarassi quanto guadagni. E se tu dichiarassi quanto guadagni senza bisogno di registratori di cassa, vivresti in un Paese in cui i politici non si rubano i soldi della gente, come sta avvenendo nelle Regioni, i cui Palazzi sono inquisiti nell’80% dei casi.
Smettetela di voler mandare a casa i politici a ogni tornata, tornate a casa e guardatevi allo specchio e se non avete rubato niente, ma proprio niente, allora avrete il diritto di andare dai politici e dir loro che sono ladri.

Natalino Balasso

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