Dovremmo

Dovremmo esserci noi nei libri di storia, con le nostre sofferenze, le nostre cadute, le nostre delusioni.
La storia, dicono, ci insegna ad imparare dal passato per non commettere sbagli in futuro, ma a noi cosa importa di chi ha scoperto l’America? Chi ha sconfitto l’Impero romano?
A noi interessa sapere se esiste qualcuno in grado di scoprire davvero chi siamo, se riusciremo mai a sconfiggere la paura di non essere mai abbastanza, non ci importa del crollo del muro di Berlino se l’unico muro che conosciamo è quello che ci costruiamo intorno.
Vogliamo un libro intitolato “imparo dai miei sbagli per evitare danni”. Vogliamo saper ridere, sorridere, capire cos’è la felicità.
Vorremmo che gli altri capissero che eroe non è chi vince una guerra o una battaglia, ma chi combatte ogni giorno contro se stesso, guardandosi allo specchio, chi si addormenta col cuscino zuppo e si alza col sorriso.
Noi siamo la nostra storia.

via | ottobremillenovecentonovantasei

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