Gli emigrati

Attraversando il manto erboso che rendeva meravigliosamente elastici i nostri passi andammo verso di lui. Ma solo quando gli fummo già quasi accanto l’uomo si accorse di noi e si levò in piedi non senza un certo imbarazzo. Benché alto di statura e largo di spalle, dava l’impressione di essere tarchiato, anzi l’idea che si poteva avere di lui era quella di una persona decisamente piccola. Forse ciò dipendeva dal fatto che, come ben presto sarebbe emerso, non si toglieva mai gli occhiali da presbite e guardava sempre al di sopra delle mezze lenti, dalla montatura in similoro, con la testa un po’ abbassata, sicché il portamento curvo, quasi da postulante, aveva finito per diventare in lui abitudine. Teneva i capelli bianchi pettinati all’indietro, ma ciò non impediva alle ciocche ribelli di continuare a ricadergli sulla fronte eccezionalmente alta. I was counting the blades of grass, disse come per scusarsi della sua svagataggine. It’s a sort of pastime of mine. Rather irritating, I am afraid. Si tirò indietro una ciocca bianca. I suoi movimenti erano goffi e insieme composti - e di una cortesia ormai da tempo inusuale fu anche quel suo presentarsi come dottor Henry Selwyn.

W. G. Sebald

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