D’amore e ombra

Chiuse le palpebre e l’attirò a sé cercandole le labbra, aprendole in un bacio assoluto carico di promesse, sintesi di tutte le speranze, lungo umido, caldo bacio, sfida alla morte, carezza, fuoco, sospiro, lamento, singhiozzo d’amore. Le frugò la bocca, ne bevve la saliva, ne aspirò il respiro, pronto a prolungare quel momento fino alla fine dei suoi giorni, sconvolto dall’uragano dei suoi sensi, sicuro di aver vissuto fino ad allora solo per quella notte stupenda in cui si sarebbe immerso per sempre nella più profonda intimità di quella donna.
Irene miele e ombra, Irene carta di riso, pesca, spuma, ah Irene la spirale delle tue orecchie, l’odore del tuo collo, le colombe delle tue mani, Irene, sentire questo amore, questa passione che ci brucia nello stesso rogo, sognandoti da sveglio, desiderandori addormentato, vita mia, donna mia, Irene mia. Non seppe che altro le disse, né quante lei sussurrò in quel mormorio senza tregua, in quella sorgente di parole all’orecchio, in quel fiume di gemiti e di ansiti, di chi fa l’amore amando.

Isabel Allende

Commenti

Etichette

Mostra di più