Più lontano ancora

Tutti possiamo sopportare di non piacere a qualcuno, di tanto in tanto, dal momento che la riserva di ammiratori potenziali è infinita. Ma mettere a nudo il nostro intero io, non solo la superficie piacevole, e vederselo rifiutare può essere catastroficamente doloroso. È la prospettiva del dolore in generale - il dolore della perdita, della separazione, della morte - che ci spinge a evitare l’amore e rimanere al sicuro con le cose che ci piacciono.
[…] Ma il dolore fa male, ma non uccide. Se pensate all’alternativa - un sogno anestetizzato di autosufficienza -, il dolore vi apparirà come il naturale risultato e il naturale indicatore del fatto di essere vivi in un mondo che oppone resistenza.
[…] “sporcarsi le mani amando qualcuno”. Si riferisce al fango che inevitabilmente l’amore schizza sullo specchio della nostra vanità.

Jonathan Franzen

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