Tra fede e coraggio

Ragione, si faccia da parte che qui non serve!

"Ecco, voglio raccontarti, ora, come sta andando a me. Questi giorni noto come vivo aspettando, sempre in attesa di qualcosa. A volte è proprio un'insoddisfazione vertiginosa che tocca il limite della fisicità. Va tutto bene, sono libera e non mi manca nulla per consumare la contentezza... ma anche il mare, dopo un po' è diventato scontato, "normale". Dopo un po' ho avuto paura nel chiedermi come fosse stato possibile ritrovarmi dinanzi ad una cosa così immensa e meravigliosa ed essere anestetizzata al punto tale da definirla tristemente "ovvia".
Stavo per andare via e con superficialità, lasciare quell'immagine nel suo stato mediocre. Però poi ad un certo punto mi sono fermata a guardarlo meglio.​ Mi sono soffermata ad osservarlo con attenzione. E non so dirti come, l'ho guardato "lealmente", per quello che era, e mi è venuto di dire Grazie, perchè mi sono sentita così piccola, e nello stesso tempo, così Grande. Perchè anch'io, come il mare, sono il segno di un amore immenso. Ti giuro, vorrei tenere sempre presente la mia scoperta. Non lo so fare, mi capita già di dimenticarmene. L'unica fortuna è che la realtà mi è sempre intorno e il mio cuore non è mai calmo...​"

A distanza di molto tempo rilessi quel messaggio, inviato ad un amico, per una di quelle situazioni complicate da districare se si è immersi fino al collo. Quelle parole erano enigmatiche; più leggevo e più mi sfuggiva il senso di quel discorso. Avevo tanto amore nel cuore, come ho fatto a perdere il senso e a dissiparlo così? Cos'è che adesso svia il significato delle mie stesse parole? Sono lobotomizzata e apatica dinanzi alle cose più belle. Perchè non ho più quella luce negli occhi che mi faceva stupire delle cose più semplici?

Questa vita non è mai stata clemente con me. Non lo è mai stata con le persone come me.
Siamo inadatti, costantemente. Non ci sentiamo mai al nostro posto, nel nostro tempo. Viviamo conoscendo. Viviamo per amore. Con delicatezza e gentilezza. Con sintomi di fede divina, ormai dimenticati dalla società.
Disadattati, diseredati e sciupati dai sentimenti non corrisposti, dalla falsità, dalle simulazioni sentimentali. Le persone come me non vanno bene per questa vita che, spesso, mi ha lasciato in riva al mare, persone innamorate del mio sorriso, e che dopo averlo immortalato in una polaroid, l'hanno portato via tra le onde, non lasciandomi curve di felicità.
Eppure questa vita mi ha insegnato a lottare, fino alla fine. Per me stessa, per chi mi ama Davvero, per chi ama vedermi sorridere, per chi il sorriso lo lascia esplodere sul viso senza egoismi, possessioni e finte gelosie.​
Eppure abbiamo sempre il coraggio di non vittimizzarci, di ripetere a noi stessi che ce la faremo.
Abbiamo sempre la forza di credere che la bellezza nelle cose esiste, che la semplicità esiste, che la dolcezza ripaga.
Dante stesso diceva "Amor c'ha nullo amato, amar perdona". Non esiste l'aver amato qualcuno e non aver ricevuto indietro, anche solo uno spillo di questo sentimento. E' una legge universale. E' il momento più alto del firmamento, l'essere indifesi dinanzi alle manifestazioni più grandi della vita, anche se queste alla fine, sono le stesse a farci più male.

E allora dev'essere questo, il coraggio. Avere la forza di ripartire da zero. Ricostruire se stessi, con se stessi. Affrontare la paura di sentirsi soli. Combattere contro i fantasmi del passato e non lasciare che questi si infilino nel presente. Porre basi solide per ricostruire la propria fortezza. Avere sangue freddo, essere più svegli, meno ingenui, meno bambini, meno veri, meno puri, meno gentili, meno delicati...
Dev'essere questo il coraggio. Forse, dev'essere questo, Forse...

Nunzia Laurieri

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