Come se parlare fosse effimero

Brevi primavere ci avrebbero sorpreso in inverno a raccogliere uno sguardo ridente sulla polvere ch’è sui nostri giorni. S’invecchia così per accettazione di vita o per semplice nostalgia di futuro, come una curiosità acerba che matura nel tempo. Bruciano le mani ogni volta che raccolgo una parola e diventano stigmate di silenzio. Come se parlare fosse effimero e scrivere, un’urgenza.

Beatrice Niccolai

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