Memorie dal sottosuolo
Non solo non sono stato capace di diventare cattivo, non sono stato capace di diventare niente: né cattivo, né buono, né disonesto, né onesto, né un eroe, né un insetto. Adesso vivacchio, oramai, nel mio angolino, dicendo che sono cattivo, eccitandomi con una malvagia, inutile idea consolatoria, che un uomo intelligente non può seriamente diventar niente, e che diventan qualcuno soltanto i coglioni.
Fëdor Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo, 1864; trad. Paolo Nori, Voland, ebook, 2012
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