L’utilità dell’inutile

Il sapere si pone di per sé come un ostacolo al delirio d’onnipotenza del denaro e dell’utilitarismo. Tutto si può comprare, è vero. Dai parlamentari ai giudici, dal potere al successo: ogni cosa ha il suo prezzo. Ma non la conoscenza: il prezzo da pagare per conoscere è di ben altra natura. Neanche un assegno in bianco potrà consentirci di acquisire meccanicamente ciò che è esclusivo frutto di uno sforzo individuale e di una inesauribile passione. Nessuno, insomma, potrà compiere al posto nostro quel faticoso percorso che ci permetterà di apprendere. Senza grandi motivazioni interiori, la più prestigiosa laurea acquistata coi soldi non ci apporterà nessuna vera conoscenza e non favorirà nessuna autentica metamorfosi dello spirito.

— N. Ordine, L’utilità dell’inutile. Manifesto, Milano 2013, p. 16

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