La moneta vivente

Nel momento in cui l’essere umano avrà superato e dunque ridotto la perversione esterna, vale a dire la mostruosità dell’ipertrofia dei “bisogni”, ed ammetterà al contrario la propria perversione interna, vale a dire la dissoluzione della sua unità fittizia, una concordanza s’instaurerà tra il desiderio e la produzione dei suoi oggetti in una economia razionalmente stabilita in funzione dei propri impulsi; dunque una gratuità dello sforzo corrisponderà al prezzo dell’irrazionale.

— Pierre Klossowski

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