Simposio

- Che cos’è dunque che desiderate, o uomini, di ottenere l’uno dall’altro? - e se, restando quelli nell’imbarazzo, di nuovo chiedesse: - Forse desiderate questo, di trovarvi il più possibile insieme nello stesso luogo, in modo da non separarvi l’uno dall’altro né di giorno né di notte? Ché se questo bramate, io vi voglio fondere e concreare insieme in una stessa [e] persona, in modo che diventiate di due uno e, la vita che avete da vivere, la viviate tutti e due insieme come un solo essere; e quando poi sarete giunti alla fine, anche laggiù nell’Ade siate uno solo invece di due, dopo una morte in comune. Guardate dunque, se questo è il vostro desiderio, e se vi basta di poterlo esaudire - : sappiamo bene che, udendo questo, nessuno ricuserebbe né mostrerebbe di desiderar altro; anzi, crederebbe di aver sentito proprio quello che da tanto tempo bramava, di divenir cioè, di due, uno solo coll’amato, unendosi e fondendosi con lui. Infatti, la ragione è questa, che tale era la nostra antica natura, e che noi eravamo interi: ed è dunque la tendenza e la corsa verso la totalità che ha nome [193a] amore.

— Platone

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