La montagna incantata

Gli sembrava di respirare, a quelle parole, un'aria fredda e muffita, l'aria della chiesa di Santa Caterina o della cripta di San Michele, di avvertire l'atmosfera di luoghi nei quali, col cappello in mano, si assume un'andatura rispettosa, dondolante in avanti, senza l'appoggio dei tacchi; gli pareva di udire anche il silenzio remoto e chiuso di siffatti luoghi risonanti; sentimenti religiosi si mescolavano, al suono di quella sillaba, con quelli della morte e della storia, e tutto ciò faceva al ragazzo una vaga impressione benefica, anzi può darsi che proprio per quel suono, per udirlo e ripeterlo, avesse chiesto di nuovo il permesso di rivedere la bacinella battesimale.

— Thomas Mann

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