Attendimi

Attendimi nell'ultima parte dell'alba, in quel mondo che rammenda di passione le tende della notte, appena prima che si aprano del tutto e che il sole faccia la sua comparsa sulla scena, con bagliori che nuocciono alla vista. Tu attendimi lì, non tarderò troppo, dovessero passare anni e lustri, farò il prima possibile per non farti ripensare alla scelta che hai fatto. Ma tu attendimi, coperta di rosso e risate, anzi se proprio vuoi, guardami, io sono già seduto accanto a te che ti guardo, e tu ridi e il viso ti si accende e sei tremenda, tremendamente più bella di quando mi attendevo. E, in tutto questo attendere, guardarsi e ridere, sussurro alla vita un grazie per l'occasione che m'ha dato.

Fabio Privitera

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