Ogni parola è una scelta

Di lui mi stupiva la propensione ad avere un animo irrequieto nel coltivare i sentimenti, e a essere perennemente inappagato da quanto di buono la vita, a volte a profusione, gli stava offrendo, o già gli aveva offerto. Un animo fortemente incline a credere che il meglio dovesse ancora venire, e che questo meglio fosse proprio lì, appena girato l'angolo, appena lui, con un balzo, avesse voluto raggiungerlo. Mi sconcertava vederlo gettarsi a cogliere quel che credeva un fiore unico per poi ricredersi, in breve tempo, e in seguito vederlo passare a coglierne altri, tenendosi aggrappato, sempre, a quella sua ostinata convinzione. Per il suo ripetersi, quest'immagine di lui non poteva non evocarmi a paragone l'immagine della farfalla cui - suo malgrado, però - mai potrà bastare solo la luce del sole, condannandosi, così, a doverne cercare un'altra, una nuova, quando il sole è tramontato, quando poi il cielo si annotta, risvegliando con il buio i fantasmi di ogni profondo timore. E se alla sua smania di vivere anche solo una lampada, anche solo un mero palliativo - qualsiasi cosa, purché espanda anche una minima luce! - sembra in quell'attimo poter bastare, per avvicinarla sarà tuttavia necessario alla farfalla sprezzare il pericolo, e trattare con massima incuranza l'enorme probabilità di vedersi irrimediabilmente bruciare, a quel contatto, le fragili ali. E con esse, perdendole, di vedersi privare di ogni vitalità; con esse, perdendole, di perdersi dell'anima anche l'ultimo suo segno.

Giulia Cingerte

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