Altre volte

Altre volte, come dicevo, me ne andavo in città. Ogni tanto mi prendeva la voglia. Camminavo senza meta da un quartiere all'altro. Se pioveva, mi limitavo ad allacciarmi il cappotto e lasciavo che i capelli si bagnassero. Tanto, poi si asciugano, Anna. Non c'è cosa che poi non passi. Capisco che il mio racconto può sembrare doloroso, ma io non sono una persona triste, lo sai bene. Spesso sono felice, come dice la canzone, felice dentro, anche se non sempre riesco a mostrarlo. Sono tutte cose che lasciano il tempo che trovano, semplicemente. Ti spingono e stringono, a volte ti schiacciano, e puoi finire fuori rotta, ma dentro resti la stessa.

Jens Christian Grøndahl, Spesso sono felice, Milano 2017, p. 93

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