Il segreto per mettere ordine nel proprio passato

Scrivere un’autobiografia o un diario può essere uno dei modi per prendersi cura di se stessi, a qualsiasi età.
Il desiderio di scrivere un’autobiografia o di raccontare alcune parti della propria vita, è di solito generato da un desiderio ben più importante: dal desiderio di “mettere ordine”, di trovare un filo conduttore, di scoprire il senso di ciò che è avvenuto. La scrittura si presta bene a questo scopo: si può scrivere, riscrivere, cancellare, ampliare, rileggere…

Per “autobiografia” non si intende un resoconto dettagliato e particolareggiato della propria esi- stenza, bensì un testo che:

- presenti alcuni tra i momenti-chiave dell’esistenza, in particolare quelli a carattere più “sociale” e di “passaggio”;

- disegni una traccia della propria esistenza, presentandola non come una sequenza di avvenimenti ma come lo svolgersi di una storia inconclusa.

L’autobiografia quindi non è un semplice contenitore di memorie, ma uno strumento per cono- scere più approfonditamente la propria esistenza.

Alla scrittura autobiografica possono dedicarsi persone più o meno giovani e con diverse motiva- zioni: “Vorrei scrivere la mia vita per lasciarla ai miei nipoti”. “Ci sono tante cose della mia infanzia e giovinezza che avevo dimenticate, e mi sono accorto che scrivendole pian piano mi tornano in mente”. “Sono in un periodo un po’ confuso, vorrei ricostruire come sono diventato quello che so- no”. “Mi sento in un momento di passaggio, vorrei fare il punto”. “Mi dispiace l’idea di morire e che non resti niente”.

In pratica, le esigenze centrali della scrittura autobiografica sono:

a. ricordare ciò che è stato dimenticato;

b. raccontare la propria vita individuandone i fili conduttori, i “punti di svolta”, i “momenti chiave”, “le tendenze di fondo”;

c. produrre un testo che resti e che eventualmente possa accompagnare, continuamente o saltuariamente arricchito e “aggiornato”, la vita negli anni futuri.

Un’autobiografia può essere composta anche utilizzando le immagini appartenute ad un nostro passato più o meno lontano.

Allora può essere utile ripescare dai nostri album o dalle scatole in cui sono raccolte, le fotografie che rappresentano le tappe fondamentali della nostra esistenza e, tanto per cominciare, si può iniziare semplicemente con il descriverle e, successivamente, con il prendere appunti di tutti i ricordi e le emozioni che riaffiorano in noi guardandole.

Se volete scrivere un’autobiografia, potete iniziare con questo semplice esercizio:

Provate a scrivere una decina di volte la vostra autobiografia in non più di dieci/venti righe. Ogni volta sceglierete un punto di vista diverso. Ecco qualche esempio:

1. L’autobiografia secondo le case nelle quali avete abitato,

2. L’autobiografia secondo il vostro lavoro o i vostri lavori,

3. L’autobiografia secondo le grandi occasioni (vinte o perdute) della vostra vita,

4. L’autobiografia dei libri o delle canzoni o dei film che vi hanno appassionato/a, ecc. ecc.

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