Amori, libro primo

Quale mai sarà il motivo per cui i materassi mi sembrano tanto duri, e le coperte non vogliono star ferme sul mio letto, ed io ho trascorso l'intera notte, così lunga, senza prendere sonno, e a forza di voltarmi e rivoltarmi le ossa mi dolgono come fiaccate? Infatti, credo, mi accorgerei se fossi tentato da qualche amore - o forse esso si insinua in maniera subdola e astutamente procura danno con arte nascosta? - Sarà così: le frecce sottili si sono piantate nel mio cuore e Amore tormenta ferocemente il mio petto, del quale si è impadronito. Mi conviene cedere, oppure attizzare lottando questo fuoco improvviso? È meglio cedere: un peso ben sopportato diventa più leggero. Io stesso ho visto che, agitando una torcia, le fiamme ravvivate aumentavano, mentre, quando nessuno l'agitava, le fiamme si estinguevano: i buoi da poco catturati, mentre respingono il loro primo giogo, ricevono più colpi di quelli che accettano la fatica dell'aratro; al cavallo che recalcitra viene straziata la bocca col morso a dente di lupo: del morso si accorge meno quello che si è abituato ai finimenti. Così Amore incombe molto più duramente e crudelmente su coloro che si ribellano che su coloro che accettano di sopportare la sua schiavitù.

— Ovidio

Commenti

Etichette

Mostra di più