Le libere donne di Magliano

Mettiamo che esista questo quadro tutto vivo; in un'aria celeste e rarefatta ma nella quale si sentono bene le parole, e anzi il loro suono (non essendovene altri), scorre a discreta velocità una culla, oppure una gondola; dentro questa vi è una donna, tutto il busto fuori, che tende le mani a voi spettatori che la vedete distintamente e così la udite, che dice appunto con una voce limpidissima ma disumana: ‘voglio andare a casa, voglio andare a casa’, e ripete all'infinito queste parole, lei che su questa gondola scorre all'infinito, e voi, poiché la vedete da un altro mondo, che essa non incontrerà mai, la comprendete come un chiaro assurdo e notate dunque che non ha più leggi umane, cioè con le vostre leggi è incomprensibile

— Mario Tobino

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