I piccoli maestri

“Otto settembre vuol dire nove, o anche dieci. Le istruzioni erano di guastare e rompere le armi, ciascun reparto per conto suo. Sotto l’occhio dei sergenti si prende il fucile 91 per la canna, si sceglie una grossa pietra, e si mena una botta a tutta forza. Il calcio si scheggia, ma il fucile c’è ancora, in buono stato, salvo la scheggiatura sul calcio. Riprovare allora, a botte furibonde, anarchiche, gridando scompostamente «Savoia!» a ogni botta. Facevamo un cerchio, e tutti spaccavano. Spacca, spacca! Si sentiva che la cosa era sbagliata, pure la soddisfazione era enorme. Peccato che da pestare coi calci dei lunghi fucili avessimo solo gli onesti macigni. Fu la mezz’ora più sentita della guerra.”

(Luigi Meneghello)

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