Buonanotte del 14 maggio 2019

Così l’Usignolo premette di più contro la spina, la spina gli toccò il cuore e una violenta fitta di dolore lo trafisse. Più feroce era il dolore, più impetuoso diventava il suo canto, perché cantava dell’Amore che è reso perfetto dalla Morte, dell’Amore che non muore nella tomba. E la stupenda rosa divenne rossa, come il rosa del cielo a oriente. Rossa era la cintura di petali e rosso come un rubino era il cuore. Ma la voce dell’Usignolo diventava più debole, allora donò un’ultima esplosione di musica. La rosa rossa la sentì, tremò tutta per l’estasi e aprì i petali all’aria fredda del mattino.

— Oscar Wilde, L’usignolo e la rosa

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