Il peccato

L’uomo ha sopra di sé la carne che è nel tempo stesso il suo peso e la sua tentazione. Se la porta dietro e cede a lei: deve sorvegliarla, contenerla, reprimerla, e obbedirle soltanto nella estrema necessità. In questa obbedienza può ancora esservi della colpa, ma la colpa in questo caso è veniale. È una caduta, ma una caduta sulle ginocchia, che può terminare in preghiera. Essere un santo è una eccezione, essere un giusto è la regola. Sbagliate, mancate, peccate, ma siate giusti. La minor quantità possibile di peccato è la legge dell’uomo. La mancanza assoluta del peccato è il sogno dell’angelo. Tutto quello che è terrestre è sottomesso al peccato: il peccato è una gravitazione.

— Victor Hugo, I miserabili

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