Io me

«Io sto in mille mondi, e non mi adeguo, non sono organico a nessuno: negli anni il mio “non appartenere” da disagio si è tramutato in forza. La moda mi ha fatto vedere cose belle, ma non ho mai desiderato quella vita lì, quanto piuttosto e soltanto fare questo lavoro. Ho avuto un unico momento di crisi, quando hanno dato, a me e a Maria Grazia, la direzione creativa. Diventavo il frontman del gruppo e mi sono chiesto se dovessi anche comportarmi da frontman. Dovevo essere più cool? Andare alle feste? Nettuno, una moglie e dei figli non sono certo quello che ci si aspetta da uno che fa questo mestiere. Non potevo nemmeno raccontare di avere avuto una nonna che si vestiva couture e di essere cresciuto tra i fruscii dei suoi abiti da sera. Sono stato confuso sei mesi, poi una mattina – mi ricordo esattamente il momento – ho capito che se ero arrivato fino a lì era per come ero io, e potevo continuare a esserlo, senza rinunciare a nulla di me».

— Pierpaolo Piccioli

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