Buonanotte del 5 giugno 2019

Quando riprendo un libro dallo scaffale, a volte basta solo la copertina, oppure le parole che ricordo, e ritorno a un umore e a un tempo preciso, nitido, sempre, o quasi sempre.
Per esempio “Anna Karenina” ha reso indimenticabile uno spiazzo di cemento in un piccolo giardino a lato di una strada, perché era una strana primavera e io me ne andavo lì tutti i pomeriggi, dopo pranzo, a vedere se Vronskij avrebbe avuto il coraggio di dire ad Anna che non dovevano vedersi più.

Francesco Piccolo, Momenti di trascurabile felicità

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