Sommario di decomposizione

“Tu cerchi invano il tuo modello fra gli esseri umani: da quelli che si sono spinti più lontano di te non hai mutuato altro che l'aspetto compromettente e nocivo: dal saggio - la pigrizia; dal santo - l'incoerenza; dall'esteta - l'asprezza; dal poeta - la spudoratezza… e da tutti il disaccordo con se stessi, l'equivoco nelle cose quotidiane e l'odio di ciò che vive semplicemente per vivere. Puro - rimpiangi il fango; sordido - il pudore; sognatore - la rudezza. Tu non sarai mai nient'altro che ciò che non sei, e la tristezza di essere ciò che sei. Di quali contrasti fu impregnata la tua sostanza, e quale genio discordante presiedette alla tua relegazione nel mondo? L'accanimento a sminuirti ti ha fatto sposare negli altri la loro brama di rovina: in quel tale musicista - la tale malattia; in quel tale profeta - una certa tara; e nelle donne - poetesse, libertine o sante - la loro malinconia, la loro linfa alterata, la corruzione di carne e di sogno. L'amarezza, principio della tua determinazione, tuo modo di agire e di capire, è il solo punto fisso nella tua oscillazione fra il disgusto del mondo e la pietà di te stesso.”

— Emil Cioran

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