Je ne regrette rien!

Il giorno in cui ti metti a fare il conto di quante estati buone ti restano. No gli anni, gli anni sono una roba vaga, retorica, le estati che sono la vera misura del tempo. Fai i conti, quante saranno, una ventina? Forse alla fine saranno anche di più o forse di meno, chi lo sa, però il fatto è che per te contano solo quelle buone, quelle in cui avranno ancora un senso il mare, la luce lunga, il vento tiepido, i giri in bicicletta, i vestiti leggeri, le cene all’aperto, e in quel momento ti sembra proprio di capire tutto, di capire il senso della vita, di capire davvero come bisognerebbe prenderla fin quando ne viene, fin quando ce n’è. Poi ti rendi conto che stai parlando come Ligabue e ti viene da ridere, allora: al diavolo, mille volte meglio Edith Piaf, non, rien de rien, nessun pentimento, nessun rimpianto e vada come deve andare, non, je ne regrette rien!

Lella Costa

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