La prima cosa bella

La prima cosa bella di lunedì 20 gennaio 2020, centesimo anniversario della nascita di Federico Fellini, sono i cunicoli d'amore che partono dalla sua tomba. La storia è questa, raccontata dal suo amico Titta, l'avvocato Luigi Benzi. E' un giorno d'autunno, a fine Anni Ottanta, Fellini è a Rimini. Decidono di andare al cimitero, dai loro padri. "Portiamogli dei fiori!", suggerisce Fellini. Tocca a Titta comprarli. Esce dal fioraio con due mazzetti. Fellini fa una scenata: "Sei tirchio anche con chi ci ha messo al mondo". Gli fa comprare due bracciate di fiori. Faticano a portarli, qualcuno cade. Arrivano alle tombe, pregano, riempiono i vasetti davanti alle lapidi. Rimangono fiori a dozzine. "Visto? - dice Titta, trionfante - E ora che cosa ne facciamo?". Fellini sorride, imbraccia i mazzi e dice: "Vieni, andiamo!". "Ma dove?". Fellini non risponde, quasi corre, solleva mulinelli di foglie. Titta lo segue, ansimante. Fellini continua di gran carriera, finché: "Eccone una!", annuncia. E depone l'omaggio davanti a una Artemisia che, dalla foto nella lapide, sorride, apparendo ancor giovane. "La conoscevi?", chiede Titta. "No. Ma adesso andiamo a cercare tutte le più belle del cimitero e gli portiamo dei fiori, così vedrai". "Cos'è che vedrò? Quelle non ci stanno mica più, sai?". "Lo credi te! Dopo andiamo da un capomastro e gli facciamo costruire dei cunicoli. Dalle nostre tombe fino alle tombe delle belle donne, che loro non se l'aspettano, stanno là che dormono e un giorno, ma fra tanto tempo eh, io e te ci troviamo nei cunicoli, andiamo da loro a fargli una sorpresa e diciamo: 'Siamo noi, quelli dei fiori!'. E vedrai che baldoria!". Poi non li hanno costruiti, i cunicoli. Non che si sappia.

https://rep.repubblica.it/ricerca/argomento/la%20prima%20cosa%20bella

Commenti

Etichette

Mostra di più