Resistere

Questo 25 aprile probabilmente non sarà come tutti gli altri, ma sarà sempre il 25 aprile. Stiamo vivendo un momento difficile per il nostro paese e per il mondo intero, che ci obbliga a stare lontani dalle persone a noi care, a cambiare le nostre abitudini e a non poter festeggiare determinate ricorrenze. Non poterle festeggiare non significa però non poterle sentire, non poterle comprendere fino in fondo. Il 25 aprile 1945 fu il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale proclamò l’insurrezione generale nei territori ancora occupati dai nazifascisti, chiedendo a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa a quest’ultimi. (...) Liberazione del territorio dal nazifascismo, dall’oppressione e da ideali ripudiati dallo Stato italiano stesso, a cui nessun cittadino dovrebbe più rifarsi. I partigiani e l’esercito cobelligerante italiano, è stato composto da donne e uomini che hanno sacrificato la vita per un ideale e combattuto per una guerra che è anche la nostra, che ci ha permesso di essere liberi oggi. Spesso la libertà è un concetto sottovalutato, soprattutto quando non è funzionale al nostro interesse più prossimo. A volte si preferisce essere più ricchi o semplicemente più potenti piuttosto che vivere in un mondo in cui esiste la libertà di pensiero, la libertà di scelta, la libertà di poter vivere umanamente, senza restrizioni. Un regime totalitario è sempre un regime totalitario, anche se ti fa diventare più ricco, costruisce l’E.U.R. o bonifica l’agro pontino. La resistenza è una festa nazionale, non una è una festa solo di sinistra; perché solo il fatto che oggi ci possa essere una destra e una sinistra, forme di dissenso e consenso, è grazie alla caduta del nazifascismo, all’Italia partigiana, all’Italia che ha resistito e si è tramutata nella Repubblica che è oggi, ancora con qualche imperfezione, ma libera da ogni forma di oppressione. Questa ricorrenza fa parte di noi, della nostra storia, e ora che la nostra libertà ci sembra tanto lontana, ci dà modo di riflettere, su cosa significhi veramente questa parola. La resistenza ci insegna che c’è sempre una via d’uscita e che la scelta più facile non è sempre la più giusta. Resistiamo.

Di Flavia Restivo

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