Il massacro di Ludlow e i Costa

IL MASSACRO DI LUDLOW E I COSTA. IL 20 APRILE DEL 1914 UN'INTERA FAMIGLIA DI ORIGINE SICILIANA VENNE BRUCIATA VIVA DAI PROPRIETARI DELLE MINIERE DEL COLORADO MENTRE PROTESTAVA PER MIGLIORARE LE PROPRIE CONDIZIONI DI LAVORO.

Nel 1914 gli USA sono una potenza in ascesa. Pochi anni dopo mostreranno la propria capacità militare - ma anche e soprattutto industriale - con l'ingresso nella Grande Guerra. È tuttavia innegabile che, dietro certe prestazioni economiche, si celino le durissime condizioni di vita dei lavoratori. E i minatori, in particolare, si ritrovano a lavorare in ambienti ostili, senza sicurezza e con paghe da fame. In questo contesto si inserisce la storia della famiglia Costa, immigrati siciliani che lavorano nell'industria dell'estrazione del carbone nel Colorado.
Tra il 1913 e il 1914 i sindacati dei minatori in Colorado iniziano a insistere su alcuni punti fondamentali. Non chiedono nuove leggi o chissà quali privilegi: vogliono solo si applichino le leggi già vigenti, tra le quali quelle relative alle otto ore di lavoro giornaliere e alle norme di sicurezza nelle miniere. La Colorado Iron and Fuel Company, di proprietà della nota famiglia Rockfeller, inizia ad assumere nuovi minatori che lavorino al posto dei manifestanti.
La tensione salì alle stelle e ben presto iniziarono gli scontri tra gli agenti privati assunti dalla Iron and Fuel Company e i manifestanti. Charlie Costa, 32 anni, lavorava ormai da anni nel settore ed era un attivo militante delle "Unions", i sindacati. Quando una serie di provocazioni portò ad un'esplosione di violenza il 20 aprile del 1914, lui si trovava in prima linea: una pallottola lo colpì in testa, uccidendolo all'istante. Con lui, un'altra ventina di manifestanti perse la vita nel massacro di Ludlow: i gendarmi spararono ad altezza d'uomo verso l'accampamento dei manifestanti e appiccarono poi fuoco alle tende.
Ma la vera tragedia per la famiglia Costa venne a galla solo pochi giorni dopo: quando si cercò tra le rovine del campo, infatti, venne trovato il corpo bruciato della moglie Cedilena: i loro due figli, Lucy e Onofrio (di 4 e 6 anni) erano ancora abbracciati a lei. Un vero e proprio massacro, aggravato dal fatto che nessuno pagherà mai per quanto successo a Ludlow e le rivendicazioni sindacali termineranno alla fine del 1914 con un nulla di fatto. Un triste esempio di come spesso, negli USA, la crescita economica è stata anche sinonimo di sfruttamento e violenza verso i lavoratori.

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