Io so cos'è questo

Nell'estate del 1948 avvenne l'incontro che cambiò completamente la mia vita.
Non avevo ancora compiuto diciotto anni e i nonni decisero di portarmi in vacanza a Pesaro, da due cugine che la nonna da tempo si riprometteva di andare a trovare.
(...) Alloggiavamo al Vittoria, un albergo elegante affacciato sul mare. Faceva un caldo micidiale, la spiaggia era bruttissima, piatta, e non c'era niente che mi piacesse. Decisi di fare un bagno e sulla spiaggia incontrai una mia cugina in compagnia di alcuni amici tra cui c'era Alfredo, il mio futuro marito.
Ci innamorammo all'istante, e tre giorni dopo eravamo fidanzati.
(...) Alfredo viveva a Bologna. Era laureato in Legge e lavorava in uno studio legale.
Gli bastò notare il mio numero sul braccio (ero in costume, e il tatuaggio era in vista) per capire che - nonostante la differenza d'età - non ero un ragazzina come le altre.
"Io so cos'è questo" mi disse, notando le cifre sul mio polso.
"In Germania ho incontrato tanti che lo avevano. Che cosa tremenda."
Sentii che con lui avrei potuto parlare e così, timidamente, cominciai a raccontargli qualcosa.
Solo qualche dettaglio, perché allora non parlavo di questo argomento.
Cominciammo a parlare e non ci fermammo più.
Smettemmo solo qualche giorno prima che morisse.
(...) Prima di conoscerlo ero un essere informe, ero semplicemente una sopravvissuta, incapace di gioire del fatto di essersi salvata.
Sono diventata una donna solo quando mi sono innamorata di lui.

Senatrice Liliana Segre

Commenti

Etichette

Mostra di più