La dismissione

Nella mia vita ne ho conosciuti pochi di momenti brutti come quello. Quando anche l’ultima goccia di metallo si era trasferita in basso, l’uomo addetto alla lingottiera aveva strozzato il tubo scaricatore mentre il tecnico di esercizio dava il segnale di fine colata. Non so chi scrisse che tra i presenti c’era stato qualcuno che si era coperto il volto con le mani. Giuro che non fui io a compiere quel gesto: non c’era emozione nel mio cuore; soltanto un grande gelo.
Rammento di essermi affacciato invece alla balaustra della piattaforma e di essere rimasto a fissare imbambolato la parte inferiore dell’impianto. Accanto a me il coperchio della lingottiera continuava ad ansimare, ma sempre più piano, a intervalli più lunghi proprio come accade a chi sta per rendere l’anima a Dio.

— Ermanno Rea

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