Il giocatore di serie A
Mentre una volta si orecchiavano le telefonate del vicino di posto, adesso si comunica, perlopiù, per messaggi vocali, senza che nessuno debba preoccuparsi della linea che cade, delle frasi sgrammaticate e delle parole mal pronunciate. Ti trovi a sentire, quindi, il messaggio vocale mentre viene scandito, poi lo riascolti nella fase del controllo qualità. Se tutto va bene viene inviato, altrimenti lo riascolti di nuovo, in nuove versioni, finché non passa le selezioni. Spesso puoi ascoltare anche le risposte, perché è troppa fatica ormai avvicinare lo smartphone all'orecchio ogni volta, quindi resta a fluttuare a mezz'aria, in vivavoce sotto lo sguardo attento dell'utilizzatore. Nel caso specifico, l'utilizzatore parlava di una sua uscita romantica andata così così, con un tale che, testualmente "gioca in serie A", e a cui si è riferito solo con il pronome "lui". Dopo qualche minuto tutti gli astanti nel raggio dei cinque metri erano attenti a questo ragazzo che teneva le gambe incrociate e si carezzava il polpaccio tutto il tempo mentre parlava, come a voler dimostrare l'affetto che prova ad un suo tatuaggio che era lì. La situazione era questa: a questa cena il giocatore di seria A si era rivelato abbastanza frettoloso e, allo stesso tempo, placido; il ragazzo l'ha quindi salutato sapendo che, con grande probabilità, non si sarebbero rivisti. Tuttavia, dopo un paio di giorni questo qui si fa risentire ed imbastisce un paio di scuse banali riassumibili in "ero triste perché mi è successa una cosa che non posso dirti però se vuoi te la dico se me la chiedi se ti piaccio un po' insomma decidi tu". Gli sguardi tra noi che ascoltavamo comunicavano una silenziosa complicità, era chiaro che tutti eravamo favorevoli ad una seconda opportunità per il giocatore di serie A, fintanto che andando avanti abbiamo iniziato ad intuire, chi prima e chi dopo, che la serie A a cui si faceva riferimento era quella della pallavolo, e tutti abbiamo cambiato opinione perché insomma, a nessuno importa niente della pallavolo e tacitamente concordammo che un pallavolista non può tirare la corda così. Poi il ragazzo ha detto che usciranno magari dopo l'estate, ed è inutile precisare che dopo l'estate non si fa mai niente di quello che diciamo che faremo dopo l'estate.
Commenti
Posta un commento