Martin Luther King

Il discorso più famoso del 20esimo secolo venne scritto la sera prima. E poi rivoluzionato. La sera del 27 agosto 1963 Martin Luther King si trovava al Willard Hotel di Washington. Il giorno dopo avrebbe dovuto guidare una protesta per i diritti civili. Erano gli anni della lotta contro la segregazione, alla Casa Bianca John Fitzgerald Kennedy aveva presentato un piano per sancire pari diritti tra bianchi e neri. I tempi per la parità, almeno legale, stavano maturando. Luther King buttò giù il discorso, importantissimo, che avrebbe dovuto fare il giorno dopo. 17 pagine. Lo riscrisse fino alle 4 del mattino. ⁣
Il giorno dopo, quando salì sul palco davanti a centinaia di migliaia di manifestanti, Martin Luther King cambiò di nuovo. «A un certo punto Mahalia Jackson, la grande cantante gospel che aveva aperto la manifestazione, iniziò a urlare dalla folla: “Parla del sogno, Martin! Parla del sogno!”», ha ricostruito un collaboratore del reverendo. «King accantonò i fogli e iniziò a parlare a braccio. La parte che è entrata nella storia era in realtà improvvisata, ed è anche questa la sua forza. Con un discorso spontaneo ha espresso un concetto che si può riassumere in tre parole: All, Here, Now. Vogliamo tutto, qui e ora. Non possiamo tralasciare il valore che la spontaneità e l'improvvisazione hanno avuto quel giorno».⁣
King, maestro di oratoria politica, iniziò a parlare del suo «sogno». Trovando il ritmo e usando lo stratagemma retorico della ripetizione, raccontò per otto volte nel giro di pochi minuti il suo «dream» di un’America unita, dei suoi figli che vivono in una nazione in cui «non saranno giudicati per il colore della loro pelle», e così via. Ancora oggi, per la sua semplicità, chiarezza e potenza, quel discorso è considerato uno degli esempi più virtuosi di comunicazione politica. «Quello che King descriveva era il sogno di tutti gli americani», ha ricordato recentemente Barack Obama. «Abbiamo una scelta, possiamo continuare nella strada attuale oppure cambiare. America, io so che la strada sarà lunga, forse inciamperemo, ma ci rialzeremo».⁣

Will media

Commenti

Etichette

Mostra di più