"Non ce n'è coviddi"

Angela da Mondello, nome d'arte di Angela Chianello, una "mamma a tempo pieno che ama la sua famiglia" come si descrive lei stessa sui social. Angela è diventata famosa di colpo, quasi per sbaglio, dopo aver pronunciato davanti ai microfoni di un'emittente locale delle frasi che erano un mix di ignoranza, arroganza, analfabetismo e negazionismo. Angela è stata invitata nelle maggiori reti televisive pubbliche per pronunciare come un pappagallo meccanico la sua frase fatta, "non ce n'è coviddi", tanto da sembrare la grottesca parodia di Bart Simpson nei panni del "Ragazzo non sono stato io". 
Pochi giorni fa Angela ha colto la palla al balzo e ha aperto il suo profilo Instagram ufficiale, raccogliendo, in soli cinque giorni, 164 mila followers. centosessantaquattroamila. Confrontando i numeri social di Angela da Mondello con quelli dei principali personaggi e pagine culturali italiane, si può solo rabbrividire al pensiero che con una media di 32 mila follower al giorno, la signora Angela possa virtualmente superare nella giornata di domani o dopodomani SuperQuark, Alberto Angela o Alessandro Barbero (rispettivamente 210 mila, 209 mila e 48 mila followers). 
Non possiamo non pensare a tutte quelle menti brillanti che escono ogni anno dalle università italiane. Ingegneri, archeologi, linguisti, storici, chimici, medici, scienziati che il nostro Paese ogni anno lascia marcire in squallide stanze per fuorisede, rifilando loro un contratto a stage sottopagato e costringendoli a pubblicare i loro studi su Altervista, mentre la signora Angela da Mondello racconta come gira il sugo con la cucchiarella di legno su Canale 5. 
Ovviamente non ce l'abbiamo con Angela. Lei è solo un prodotto della becera ignoranza del nostro Paese, che verrà masticato e sputato dal web e dai network come i vari fenomeni trash. Noi ce l'abbiamo con chi asseconda tutto questo, con chi permette ad una signora che non riesce a mettere tre parole in fila senza commettere quattro errori di andare a fare passerella in TV, avvelenando le menti dei giovani che guardano questi fenomeni da baraccone come idoli da emulare. 
Siamo giunti ormai al punto di non ritorno: se non ci sarà un rinascimento morale adesso, allora non avverrà mai più. 

 Walter Pregnolato

Commenti

Etichette

Mostra di più